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  • Immagine del redattoreClaudio Ventura

Transizione verso il "circolare": è una questione di tecnologia o di cultura?

Aggiornamento: 29 ago 2022

Come possiamo accelerare il processo di transizione verso lo sviluppo sostenibile? Ricercando una tecnologia assolutamente innovativa e "green" oppure sensibilizzando aziende e consumatori a comportamenti più "etici"?



Il passaggio da un modello di economia lineare ad un'economia circolare non è un processo semplice ed immediato.

La complessità della transizione dipende sia dalla diversità dei settori da "riconvertire" ma anche da un modello di produzione ed una cultura del consumo non coerenti con i principi dello sviluppo sostenibile.

Quindi come possiamo velocizzare e semplificare questa transizione? Sarebbe meglio investire in nuove tecnologie più pulite oppure diffondere la cultura della sostenibilità ai produttori ed ai consumatori?

Teoricamente la risposta è semplice: non può esistere una singola soluzione ad un problema di simile portata.

Quindi perché non ragionare in modo sistemico, come del resto ci suggerisce la stessa economia circolare?

Il nostro obiettivo è quello di rendere più sostenibili le attività umane, sia quelle produttive che di consumo e, per farlo, dobbiamo ricercare nuove tecnologie, sensibilizzando al loro corretto utilizzo sia i produttori che gli utilizzatori.


La sensibilizzazione, inoltre, non si deve limitare alle imprese, ma anche e soprattutto, ai consumatori, che storicamente sono in grado di trascinare l'offerta verso nuove tendenze.

La crescita di consumatori etici e "green", che preferiscono prodotti più sostenibili, rappresenterà la leva in grado di velocizzare il processo di transizione delle imprese.

Dopotutto le attività industriali e commerciali hanno l'obiettivo di soddisfare le esigenze dei propri clienti e, se la domanda di prodotti ecocompatibili tenderà ad aumentare ulteriormente, allora le imprese dovranno inevitabilmente adeguarsi al mercato, ricercando nuovi metodi, nuove tecnologie e materiali meno inquinanti.

Ecco che quindi il problema diventa la soluzione. La diffusione dei principi di un consumo più coerente con la tutela dell'ambiente, potrebbe favorire la nascita di comportamenti più etici da parte dei consumatori, incentivando la ricerca di soluzioni tecnologiche innovative e "green" da parte delle imprese, che, inevitabilmente, renderebbero le proprie attività più sostenibili.


Dunque tecnologia e cultura "green" possono e devono essere impiegate contemporaneamente per rendere possibile il processo di transizione di cui tutti noi siamo oggi protagonisti.

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