Scribit Pen è stata progettata da CRA-Carlo Ratti Associati per affrontare e limitare il problema dell'inquinamento provocato dalla plastica. Il pennarello, infatti, è costituito da componenti interni ecologici e biodegradabili. Un grande progetto per tentare di rendere più sostenibile il settore. A tal proposito si stima che, ogni anno, 35 miliardi di pennarelli di plastica finiscono nelle discariche.
Carlo Ratti Associati è uno studio di architettura con sede a Torino e filiali a Boston e Londra.
A partire dall'attività di ricerca di Carlo Ratti presso il MIT Senseable City Lab di Boston, lo studio si propone di sviluppare progetti di design innovativi, unendo architettura e urban planning all’uso di tecnologie all'avanguardia.
Inoltre la maggior parte dei progetti sono studiati in modo tale da essere coerenti con il concetto di sviluppo sostenibile, come nel caso di Scribit Pen.
Sviluppata per l'azienda tecnologica Scribit, la nuova penna affronta il problema dell'inquinamento da plastica prodotto dall'industria globale dei pennarelli.
Ogni componente di Scribit Pen è, infatti, ecologico: il fusto composto da plastica biodegradabile, i pennini e le cartucce in fibre naturali e l'inchiostro è atossico.
Il fusto della penna è disponibile in legno, bioplastica ed alluminio anodizzato.
I componenti interni sono, inoltre, sostituibili, rendendo possibile il riutilizzo della penna.
Questo nuovo tipo di pennarello mira a sostituire, nel settore, il concetto di economia lineare con una idea più sostenibile e "circolare" di economia.
Come sottolineato all'interno della presentazione di Scribit Pen, ogni anno circa 35 miliardi di pennarelli di plastica finiscono nelle discariche, una quantità che potrebbe coprire l'isola di Manhattan più di 11 volte.
L'obiettivo di Scribit e CRA, dunque, è quello di incentivare la trasformazione dell'intero settore verso un modello più rispettoso dell'ambiente.