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  • Immagine del redattoreClaudio Ventura

Ecological Footprint e Earth Overshoot Day: quante risorse sottraiamo alle generazioni future?

Aggiornamento: 29 ago 2022

Dal 1970 in poi la domanda di risorse naturali dell'uomo è stata eccedente rispetto all'offerta garantita dal nostro Pianeta. In questo modo sottraiamo ogni anno risorse fondamentali alle generazioni future. Grazie all'Ecological Footprint Accounting ed alla definizione di Earth Overshoot Day, possiamo diventare consapevoli del nostro impatto sul Pianeta ed individuare nuove soluzioni per rendere le attività umane più sostenibili.



Da decenni le risorse offerte dalla Terra non sono più sufficienti per soddisfare le necessità ed i bisogni dell'uomo.

Dal momento in cui è venuto meno l'equilibrio tra offerta e domanda di risorse naturali, l'umanità ha cominciato a sottrarre tali risorse alle generazioni future.

Il contesto attuale, dunque, evidenzia la necessità di individuare nuove soluzioni coerenti con la definizione di sviluppo sostenibile per invertire tale tendenza.


Ecological Footprint e Earth Overshoot Day: qual è l'impatto dell'uomo sulla Terra?


L'Ecological Footprint Accounting è un indicatore che ci consente di confrontare l'offerta con la domanda di risorse naturali del pianeta.

In particolare l'offerta, ossia la biocapacità globale, è l'insieme di servizi ecologici che sono garantiti dagli ecosistemi.

Tale insieme si valuta in base alla quantità di terreni ecologicamente produttivi. L'unità di misura di riferimento è l'ettaro globale, che tiene conto della diversa produttività delle superfici che caratterizzano l'offerta (superfici destinate alle acque, superfici costruite, superfici destinate all'agricoltura, al pascolo e le superfici delle foreste).

Infatti un ettaro destinato alle foreste corrisponde a 2,1 ettari globali, mentre un ettaro destinato al pascolo corrisponde a 0,5 ettari globali.


La domanda o Ecological Footprint, misura, in termini di terreno necessario all'intera umanità, il territorio richiesto per produrre le risorse per garantire la sopravvivenza dell'umanità, ma anche il territorio in grado di assorbire i rifiuti generati dall'uomo (ad esempio le emissioni di CO2).

Per essere in equilibrio con l'offerta del pianeta, ciascuno di noi ha a disposizione 1,6 ettari globali.


Tuttavia, dal 1961 al 2012, domanda ed offerta sono state in equilibrio solo fino al 1970. Da quest'anno in poi la domanda è sempre stata eccedente rispetto all'offerta.



Arriviamo, ora alla definizione di Earth Overshoot Day, ossia il giorno dell'anno in cui l'umanità consuma tutte le risorse offerte dal pianeta.

Dal 1987 in poi, ogni volta in cui l'Overshoot Day è coinciso con un giorno precedente rispetto al 365° giorno dell'anno, l'umanità ha sottratto risorse alle generazioni successive.

Lo scorso anno l'Earth Overshoot Day è stato il 22 agosto, un dato in leggero miglioramento rispetto agli anni precedenti, ma solo a causa della contrazione dell'economia provocata dalla pandemia Covid.

Quest'anno l'Overshoot Day per l'Italia è coinciso con il 13 maggio.


Valutando lo stile di vita del cittadino medio di un Paese è possibile calcolare quanti pianeti Terra sono necessari per soddisfare la domanda di tale popolazione.

Per i cittadini australiani sono necessari 5,4 pianeti terra, per i cittadini statunitensi 4,8 e infine per i cittadini italiani, sono necessari 2,7 pianeti.

Da questi dati emerge che è necessario un cambio di rotta per rendere più sostenibili le nostre attività quotidiane al fine di tutelare la vita ed il benessere delle generazioni future.



Lo sviluppo sostenibile: crescita economica e buon senso


Secondo il Rapporto Brundtland del 1987 lo sviluppo sostenibile consente di soddisfare i bisogni del presente senza compromettere la possibilità delle generazione future di soddisfare le proprie necessità.

Approfondendo tale definizione, lo sviluppo si definisce realmente più sostenibile nel momento in cui considero contemporaneamente la dimensione economica, ambientale e sociale.

Tutela dell'ambiente, crescita economica ed equità sociale, non sono nemiche ma alleate per rendere lo sviluppo più ecocompatibile.

Dunque, per evitare di danneggiare il futuro delle prossime generazioni e la salute del nostro pianeta, è necessaria un'evoluzione del modo di fare business, ma anche nuove tecnologie e comportamenti più responsabili da parte dei consumatori.



Fortunatamente esistono soluzioni che ci consentono di ridurre la nostra "impronta" sul pianeta: l'economia circolare, le tecnologie verdi, la digitalizzazione, sono strumenti fondamentali per rendere più sostenibili i modelli di business, riducendo le emissioni di gas serra, la quantità di risorse naturali estratte e, di conseguenze, la quantità di rifiuti reimmessi nel sistema naturale.

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