L'impianto, realizzato a Modugno dalla società Tersan, consentirà di ridurre 3700 tonnellate l'anno di emissioni di CO2 in atmosfera.
Nel modello economico circolare gli scarti o i rifiuti non rappresentano un problema da risolvere ma una nuova e preziosa risorsa, capace di garantire benefici economici e ambientali.
Ispirandosi ai principi dello sviluppo sostenibile, l'azienda Tersan ha inaugurato recentemente il primo impianto che produce biometano dai rifiuti organici.
L'investimento necessario per realizzare l'impianto è stato molto elevato: circa 18 milioni di euro. Si stima, inoltre, che sarà in grado di produrre 1,9 milioni di metri cubi di gas all'anno, garantendo una riduzione delle emissioni in atmosfera pari a 3700 tonnellate l'anno di CO2.
L'azienda Tersan è da anni impegnata nella valorizzazione dei rifiuti organici, infatti il nuovo impianto di produzione di biometano si aggiunge al preesistente stabilimento di compostaggio aerobico, che consente di trasformare i rifiuti organici da raccolta differenziata in fertilizzante organico.
Dal rifiuto organico, dunque, è possibile produrre energia rinnovabile, in grado di accelerare il processo di transizione energetica e decarbonizzazione, ma anche fertilizzante organico in grado di aumentare i livelli di sostenibilità del settore agricolo.
In un momento storico in cui è necessario individuare nuove soluzioni energetiche, per ovvie ragioni economiche, politiche e ambientali, l'inaugurazione dell'impianto di biometano di Modugno di Tersan, in collaborazione con la Regione Puglia, può rappresentare un punto di partenza e di ispirazione per altre regioni e aziende italiane, per incentivare investimenti in favore della sostenibilità e dell'economia circolare.
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