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Mobilità sostenibile: definizione, soluzioni e best practice

Aggiornamento: 20 ott 2023

La mobilità sostenibile è diventata un tema di grande rilevanza nelle politiche ambientali a tutti i livelli, dal locale all'internazionale. Con l'aumento della popolazione mondiale e dell'urbanizzazione, il numero di veicoli e il volume di traffico sono cresciuti considerevolmente, generando una serie di impatti ambientali negativi, tra cui l'inquinamento dell'aria, l'effetto serra e l'uso insostenibile delle risorse naturali.


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La mobilità sostenibile si propone di affrontare queste problematiche promuovendo soluzioni e pratiche che riducano l'impatto ambientale associato ai trasporti. Ciò implica l'adozione di mezzi di trasporto più puliti ed efficienti, la promozione dell'uso dei mezzi pubblici, il potenziamento delle infrastrutture per la mobilità ciclabile e pedonale, nonché l'incoraggiamento dell'utilizzo dei veicoli elettrici o a basse emissioni.


Queste politiche includono la creazione di zone a traffico limitato, l'implementazione di pedaggi urbani, l'istituzione di corsie preferenziali per i mezzi pubblici e la promozione di programmi di condivisione dei veicoli.


A livello nazionale e internazionale, sono stati sviluppati accordi e strategie per affrontare la questione della mobilità sostenibile. Una di queste fa riferimento alla strategia europea in materia di sviluppo sostenibile approvata nel 2006 dal Consiglio Europeo con l’obiettivo di garantire di garantire che i sistemi di trasporto corrispondano ai bisogni economici, sociali e ambientali della società, minimizzandone contemporaneamente le ripercussioni negative.


L’UE ha adottato diverse iniziative e politiche per ridurre l'impatto ambientale dei trasporti. Una delle principali iniziative è il "Piano d'azione sulla mobilità urbana" adottato nel 2013, che promuove soluzioni sostenibili per la mobilità nelle città europee. Questo piano si concentra sull'uso di trasporti pubblici efficienti, sulla promozione di forme di mobilità attiva come camminare e ciclismo, nonché sull'adozione di tecnologie pulite e veicoli a basse emissioni.


Inoltre, l'UE ha fissato obiettivi ambiziosi per ridurre le emissioni di gas serra nel settore dei trasporti. Ad esempio, entro il 2030 si mira a ridurre le emissioni di CO2 dei veicoli nuovi del 37,5% rispetto ai livelli del 2021. L'UE sta anche promuovendo l'adozione di veicoli elettrici attraverso incentivi e norme di emissione più rigorose.


A livello nazionale, nonostante il decreto Mobilità Sostenibile nelle Aree Urbane risalga al 1998, la redazione dei Piani Urbani di Mobilità Sostenibile (PUMS) è obbligatoria dal 2017 e solo nelle città sopra i 100mila abitanti.


In definitiva, la mobilità sostenibile rappresenta una risposta fondamentale per mitigare l'impatto ambientale derivante dalla mobilità delle persone e delle merci. La sua adozione richiede un approccio integrato che coinvolga le politiche locali, nazionali e internazionali, nonché la collaborazione tra governi, industria, comunità e singoli cittadini per promuovere soluzioni e pratiche più sostenibili nei trasporti.



Mobility management e Linee guida per la predisposizione dei PSCL – Piani degli Spostamenti Casa-Lavoro


Il tema della mobilità sostenibile rappresenta uno degli argomenti più dibattuti nell’ambito delle politiche ambientali locali, nazionali e internazionali volte a ridurre l’impatto ambientale derivante dalla mobilità delle persone e delle merci.


I Piani degli Spostamenti Casa-Lavoro (PSCL) sono strumenti utilizzati per promuovere la mobilità sostenibile e ridurre la dipendenza dai trasporti privati ​​nelle aree urbane.

Le linee guida per la predisposizione dei PSCL possono variare a livello locale o nazionale, ma di seguito sono riportati alcuni elementi generali che potrebbero essere inclusi nella preparazione di un PSCL:


Analisi del contesto: Valutazione delle caratteristiche dell'area di riferimento, inclusa la distribuzione geografica dei lavoratori, l'accessibilità del trasporto pubblico, le infrastrutture per i pedoni e i ciclisti e la disponibilità di parcheggi.


Raccolta di dati: Raccogliere dati sulla mobilità dei lavoratori, come le abitudini di spostamento attuali, le distanze percorse, i tempi di percorrenza e i mezzi di trasporto utilizzati.


Coinvolgimento degli stakeholder: Coinvolgere gli attori chiave, come datori di lavoro, dipendenti, autorità locali e operatori di trasporto, per ottenere informazioni, opinioni e supporto nel processo di preparazione del PSCL.


Obiettivi: Definire obiettivi chiari e misurabili per la mobilità sostenibile, come riduzione delle emissioni di CO2, aumento dell'uso del trasporto pubblico o incremento del carpooling.


Identificazione di misure: Identificare e valutare una serie di misure e azioni per promuovere la mobilità sostenibile, come l'implementazione di sistemi di carpooling, la promozione del trasporto pubblico, l'istituzione di infrastrutture per i pedoni e i ciclisti, l'implementazione di programmi di incentivi, la gestione dei parcheggi o la sensibilizzazione e l'educazione dei dipendenti.


Pianificazione delle azioni: Definire un piano d'azione dettagliato che includa le misure identificate, indicando gli obiettivi, i responsabili, i tempi di attuazione e le risorse necessarie.


Monitoraggio e valutazione: Stabilire un sistema di monitoraggio per valutare l'efficacia delle azioni messe in atto nel PSCL e apportare eventuali correzioni o miglioramenti.


È importante notare che le linee guida specifiche per la predisposizione dei PSCL possono variare da paese a paese o da regione a regione.


In Italia la Legge 17 luglio 2020, n. 77 è la conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 341. Obiettivo della norma è consentire la riduzione strutturale e permanente dell’impatto ambientale derivante dal traffico veicolare nelle aree urbane e metropolitane, promuovendo la realizzazione di interventi di organizzazione e gestione della domanda di mobilità delle persone che consentano la riduzione dell’uso del mezzo di trasporto privato motorizzato individuale negli spostamenti sistematici casa-lavoro e favoriscano il decongestionamento del traffico veicolare.


Inoltre la legge prevede che in una Città metropolitana, in un capoluogo di Provincia o in un Comune con popolazione superiore a 50.000 abitanti, venga adottato il PSCL nonché nominato un Mobility manager con funzioni di supporto professionale continuativo alle attività di decisione, pianificazione, programmazione, gestione e promozione di soluzioni ottimali di mobilità sostenibile.



Le possibili soluzioni per una mobilità sostenibile


La mobilità sostenibile è un concetto ampio e diversificato che si adatta alle caratteristiche personali e al contesto territoriale in cui avviene lo spostamento. Coinvolge l'integrazione di diversi mezzi di trasporto e approcci per ridurre l'impatto ambientale e migliorare l'efficienza dei viaggi.


Oltre al trasporto pubblico, che rappresenta una componente fondamentale della mobilità sostenibile, ci sono diverse altre modalità di trasporto che possono essere considerate parte di un sistema di mobilità sostenibile:


Mobilità dolce: Questa forma di mobilità include il camminare e il ciclismo come mezzi di trasporto quotidiani. Promuovere l'infrastruttura e le condizioni favorevoli per la mobilità dolce può contribuire a ridurre l'uso dei veicoli privati, diminuire le emissioni di gas serra e migliorare la salute e la qualità dell'aria nelle aree urbane. Secondo il 19° rapporto sulla mobilità degli Italiani il 77,6% degli spostamenti si esaurisce nel perimetro dei 10 km a fronte di questo dato si registra inoltre una crescita nell’ultimo biennio degli spostamenti in bicicletta e con soluzioni di micromobilità (monopattini elettrici ecc.).


Condivisione dei veicoli: Il car sharing e il carpooling sono forme di mobilità sostenibile che consentono di condividere veicoli con altre persone. Il car sharing permette ai partecipanti di utilizzare veicoli condivisi per brevi periodi di tempo, riducendo la necessità di possedere un'auto privata. Il carpooling, invece, consiste nell'organizzare viaggi in auto condividendo il percorso con altre persone, riducendo il numero complessivo di veicoli in circolazione e condividendo i costi del trasporto.


Veicoli elettrici: L'utilizzo di veicoli elettrici (EV) al posto di quelli a combustibili fossili è un altro aspetto importante della mobilità sostenibile. Gli EV, alimentati da batterie elettriche, producono zero emissioni locali durante il funzionamento, contribuendo a ridurre l'inquinamento atmosferico e la dipendenza dai combustibili fossili. Inoltre, combinati con una produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, possono contribuire a ridurre le emissioni di gas serra dell'intero settore dei trasporti.


È importante sottolineare che la mobilità sostenibile è un approccio olistico che cerca di integrare queste diverse modalità di trasporto in modo da offrire soluzioni personalizzate e adattabili alle esigenze individuali e alle caratteristiche del territorio.



L’auto: Eco-drive e controlli


L'eco-drive e i controlli sono due elementi importanti nella promozione della mobilità sostenibile. Vediamo di cosa si tratta:


Eco-drive: si riferisce a uno stile di guida che mira a ottimizzare l'efficienza del consumo di carburante e a ridurre le emissioni di gas serra durante gli spostamenti. Gli automobilisti possono adottare diverse pratiche di eco-drive, come guidare a velocità moderata, evitare accelerazioni e frenate brusche, mantenere una corretta pressione dei pneumatici, ridurre il peso eccessivo nel veicolo e pianificare il percorso per evitare congestioni del traffico. Queste pratiche possono contribuire a ridurre il consumo di carburante e a migliorare l'efficienza energetica dei veicoli.

  • Mantieni una velocità moderata in autostrada: viaggiare a 110 km/h anziché 130 km/h riduce i consumi anche del 30%.

  • Mantieni un’andatura regolare in città, evitando frenate brusche e accelerazioni.

  • Utilizza le marce alte appena le condizioni lo consentono, limita la circolazione con il motore a giri elevati.

  • All’accensione dell’auto, non premere l’acceleratore per “scaldare” il motore. In caso di coda o di sosta prolungata, spegni il motore.

  • Fai regolarmente il check up dell’auto: i componenti usurati possono far salire notevolmente i consumi.

  • Controlla una volta al mese la pressione degli pneumatici: con 0,5 bar in meno rispetto al valore previsto dalla casa automobilistica i consumi aumentano anche del 3%.

  • Privilegia le gomme energy saver, che riducono i consumi fino al 3% in città e fino al 5% su tragitti extraurbani.

  • Elimina i pesi superflui dall’auto.

Controlli: si riferiscono a misure e normative che possono essere implementate per regolare il settore dei trasporti e promuovere la mobilità sostenibile. Questi controlli possono essere imposti a livello locale, nazionale o internazionale e possono riguardare vari aspetti, tra cui le emissioni dei veicoli, i limiti di velocità, le norme di sicurezza stradale, la gestione del traffico, le politiche di parcheggio, le tariffe di congestione o i programmi di incentivi per i veicoli a basse emissioni.


L'eco-drive e i controlli sono complementari e si sostengono a vicenda. L'eco-drive consente agli automobilisti di adottare comportamenti di guida più efficienti ed ecologici, riducendo il consumo di carburante e le emissioni di gas serra. I controlli, d'altra parte, creano un quadro normativo e regolatorio che promuove la mobilità sostenibile, fornendo incentivi, sanzioni e infrastrutture adeguate per incoraggiare l'adozione di pratiche di trasporto sostenibili.


Case study Mobilità sostenibile: Italia/Europa


L’indagine effettuata da Euromobility, una associazione italiana senza scopo di lucro che si occupa di promuovere la mobilità sostenibile in Italia, incorona Firenze come città più “eco-mobile”.


L’analisi è stata svolta considerando questi indicatori:


  • Qualità dell’aria

  • Incidentalità

  • Piste e corsie ciclabili

  • Aree pedonali

  • Auto elettriche

  • Numero dei veicoli

  • Car e bike sharing

  • Trasporto pubblico


Firenze è stata spesso citata come un esempio positivo di città per la promozione della mobilità sostenibile. Tra le iniziative della città le più significarive sono:


Sistema di tram: Firenze ha implementato un sistema di tram moderno ed efficiente, noto come "Tramvia". Il tram è diventato un'alternativa popolare e sostenibile al mezzo privato, fornendo un mezzo di trasporto pubblico conveniente e accessibile per i cittadini e i visitatori. Infatti a 10 anni dall’introduzione del tram, questo ha portato il 22% dei suoi passeggeri ad abbandonare il mezzo privato.


Zona a traffico limitato (ZTL): Firenze ha adottato una ZTL per ridurre la congestione del traffico e promuovere la mobilità sostenibile nel centro storico.


Infrastrutture per il ciclismo: Firenze ha sviluppato una rete di infrastrutture ciclabili, tra cui piste ciclabili protette e zone pedonali condivise.


Iniziative di sensibilizzazione: Firenze ha anche promosso iniziative di sensibilizzazione e campagne educative per incoraggiare la mobilità sostenibile. Queste iniziative possono includere programmi di carpooling, promozione dell'uso del trasporto pubblico, incoraggiamento all'adozione di veicoli a basse emissioni e promozione di comportamenti di guida sostenibile.


A livello europeo, invece, Copenaghen rappresenta uno degli esempi più virtuosi. La capitale della Danimarca, è stata riconosciuta a livello internazionale come una delle città più all'avanguardia in termini di mobilità sostenibile e sviluppo urbano. Nel 2014 infatti ha vinto il premio “Capitale Verde d’Europa”.


Copenaghen ha adottato una serie di misure volte a ridurre l'impatto ambientale del trasporto e promuovere soluzioni di mobilità sostenibile. Alcuni dei fattori che hanno contribuito al riconoscimento di Copenaghen come Città Sostenibile del Futuro includono:


Ciclismo e infrastrutture ciclabili: Copenaghen è famosa per la sua cultura del ciclismo e per le sue numerose e ben sviluppate piste ciclabili. La città ha investito in infrastrutture ciclabili sicure e accessibili, incoraggiando così un elevato tasso di utilizzo della bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano, inoltre, ha contribuito a ridurre le emissioni di anidride carbonica e ha contribuito a posizionare Copenaghen come leader nella mobilità sostenibile


Trasporto pubblico efficiente: Copenaghen dispone di un sistema di trasporto pubblico esteso ed efficiente, che comprende treni, autobus e metropolitane. Il sistema è ben integrato e offre opzioni di trasporto pubblico accessibili e convenienti per i cittadini. L’impegno di Copenaghen per la mobilità sostenibile si allinea con l'obiettivo di diventare la prima capitale al mondo a zero emissioni di carbonio.


Sviluppo urbano sostenibile: La città ha adottato politiche di sviluppo urbano che promuovono la creazione di spazi verdi pubblici, l'efficientamento energetico degli edifici e la riduzione delle emissioni di carbonio. Sono in corso iniziative e piani per rendere più facile, veloce e sostenibile il viaggio da un punto all'altro all'interno della città.


Questi sono solo alcuni dei fattori che hanno contribuito al successo di Copenaghen come città sostenibile del futuro. È importante sottolineare che il processo di sviluppo e l'adozione di politiche sostenibili sono in continua evoluzione, e altre città in tutto il mondo stanno lavorando per raggiungere obiettivi simili nella promozione della mobilità sostenibile e dello sviluppo urbano eco-friendly.



Conclusioni


In conclusione, la mobilità sostenibile è diventata un tema centrale nelle politiche e nelle pratiche di trasporto a livello globale. È un approccio che mira a ridurre l'impatto ambientale e migliorare l'efficienza del sistema di trasporto, promuovendo soluzioni che riducono le emissioni di gas serra, migliorano la qualità dell'aria, ottimizzano l'uso delle risorse e favoriscono il benessere delle persone. Le principali conclusioni sulla mobilità sostenibile includono:


Diversificazione dei mezzi di trasporto: si basa sull'integrazione di diverse modalità di trasporto. Promuovere una varietà di opzioni di trasporto aiuta a ridurre l'uso eccessivo dei veicoli privati ​​a combustibili fossili e a migliorare l'efficienza complessiva del sistema di trasporto.


Riduzione delle emissioni: La mobilità sostenibile mira a ridurre le emissioni di gas serra e l'inquinamento atmosferico associati al trasporto. Ciò può essere raggiunto attraverso l'adozione di tecnologie pulite, come veicoli elettrici o a basse emissioni, e l'uso di fonti di energia rinnovabile per alimentare il trasporto.


Promozione del trasporto pubblico: Il potenziamento del trasporto pubblico è un elemento chiave della mobilità sostenibile. Offrire servizi di trasporto pubblico affidabili, efficienti e accessibili incoraggia le persone a optare per modalità di trasporto condiviso, riducendo il numero di veicoli privati ​​in circolazione e la congestione del traffico.


Infrastrutture e politiche a supporto: La mobilità sostenibile richiede l'implementazione di infrastrutture adeguate, come piste ciclabili, percorsi pedonali sicuri e stazioni di ricarica per veicoli elettrici.


Coinvolgimento della comunità: La transizione verso la mobilità sostenibile richiede il coinvolgimento attivo delle comunità, delle autorità locali, delle imprese e dei singoli individui. La sensibilizzazione, l'educazione e la promozione di comportamenti sostenibili sono fondamentali per promuovere un cambiamento culturale e duraturo.


In definitiva, la mobilità rappresenta un punto cruciale per affrontare le sfide ambientali e promuovere uno sviluppo urbano e territoriale sostenibile. Richiede un approccio integrato che coinvolga molteplici attori e politiche a livello locale, nazionale e internazionale per raggiungere un sistema di trasporto efficiente, pulito e accessibile per tutti.


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