La start up Mercato Circolare connette persone, aziende ed istituzioni, in modo tale da creare un punto di contatto tra domanda e offerta di beni e servizi dell’economia circolare, favorendo la diffusione di concetti e principi legati ad un modello di sviluppo più sostenibile.
Come sottolineato in precedenti articoli, la scarsità delle risorse non rinnovabili, il futuro forte aumento della popolazione mondiale, il massiccio consumo del suolo e la fragilità del sistema economico eccessivamente dipendente da risorse esauribili e dalle importazioni, obbligano riflessioni sul ripensamento dell'attuale economia lineare, favorendo la transizione verso modelli di sviluppo circolari, in grado di garantire maggiori benefici economici, ambientali e sociali.
Essendoci un limite all'utilizzo delle materie prime che risultano essere essenziali per la maggior parte delle attività umane, la soluzione più ragionevole consiste nella ricerca di un modello di sviluppo fondato sulla minimizzazione degli sprechi, la valorizzazione degli scarti e dei sottoprodotti, capace di mantenere alti i profitti ed allo stesso tempo, di rendere più sostenibile l'economia. Si tratta, dunque, di un modello di sviluppo che si basa sui principi dell'economia circolare.
L'economia circolare, infatti, prevede la valorizzazione ed il riutilizzo degli scarti o dei residui di un ciclo produttivo, che possono essere riutilizzati come nuove risorse per nuovi processi di produzione.
In molti casi, però, le aziende e i consumatori non sono a conoscenze dei potenziali benefici economici ed ambientali ottenibili dall'economia circolare.
A tal proposito l'iniziativa di Mercato Circolare, start up innovativa nata a Torino nel 2018, è essenziale per connettere imprese, consumatori ed istituzioni tra loro, in modo tale da creare un punto di contatto tra domanda e offerta di beni, prodotti e servizi "green".
Dal sito, infatti, si apprende che: "In Italia sono sempre di più le attività economiche che producono e/o vendono beni e servizi seguendo i principi dell’economia circolare. Ma, da una parte, il pubblico fatica a riconoscerle e quindi a sceglierle, dall’altra, le stesse imprese spesso non sono pienamente consapevoli di agire all’interno del paradigma dell’economia circolare. Spesso, imprese circolari e clienti sensibili non si incontrano.
Questa è la sfida che Mercato Circolare ha scelto di cogliere. Una sfida che rappresenta, insieme, una opportunità di business e un impegno socio-culturale di cui tutti potranno beneficiare.
La missione di Mercato Circolare è creare ponti tra imprese, persone e istituzioni per far crescere l’economia circolare e rendere ogni persona più consapevole delle opportunità che offre in termini di sostenibilità, sviluppo economico, sociale e civile.
Mercato Circolare opera dunque per:
connettere domanda e offerta di beni e servizi dell’economia circolare, ma anche imprese e istituzioni con ricerca e innovazione
divulgare l’economia circolare come paradigma di produzione, distribuzione, consumo orientato alla sostenibilità
coinvolgere il pubblico, utilizzando media e format differenti, nello sviluppo di stili di vita e consumo più attenti alla sostenibilità
Mercato Circolare si propone come trait d’union tra le persone e le imprese circolari attraverso la app Mercato Circolare (prima app che mette in relazione utenti e realtà dell’economia circolare: aziende, prodotti, servizi, progetti, eventi, selezionati con cura. È gratuita, intuitiva e piacevole da usare).
Realizza eventi formativi, divulgativi e culturali, come lo spettacolo teatrale Blue Revolution prodotto dal nostro partner Pop Economix, workshop modulabili, percorsi di serious game.
Offre consulenza e costruisce occasioni di networking tra imprese, istituzioni, enti di ricerca. La ricerca è un cardine del progetto di Mercato Circolare, che ha tra i suoi obiettivi la definizione di un indicatore composito di circolarità, che aiuti tutto il sistema dell’economia circolare in Italia a crescere più rapidamente, massimizzando sostenibilità ed efficienza.
L'iniziativa di Mercato Circolare, dunque, rappresenta un ulteriore input per diffondere il concetto di economia circolare tra aziende produttrici e consumatori, favorendo anche l'immissione sul mercato di prodotti e servizi "green".
In questo modo è possibile porre le basi per un mercato sostenibile capace di sensibilizzare i consumatori e di offrire una maggiore visibilità alle aziende che operano in modo sostenibile ed etico.
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