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  • Immagine del redattoreClaudio Ventura

La progettazione modulare: semplicità, sostenibilità e convenienza

A differenza della progettazione tradizionale, quella modulare consente di realizzare prodotti in modo più semplice, economico e sostenibile. Con componenti facilmente disassemblabili è possibile estendere la vita utile del bene, favorendone il riciclo ed il riutilizzo.


I concetti di economia circolare e di sviluppo sostenibile, si sono diffusi dal momento che, un modello economico lineare risulta essere ormai non più utilizzabile.

Continuando a sfruttare risorse naturali senza possibilità alcuna di riutilizzarle o riciclarle, risulta essere una strategia anacronistica.

Il pianeta non ha risorse inesauribili e, per questi motivi, anche le aziende produttrici stanno cominciando ad adeguarsi, grazie anche a nuove normative che estendono la responsabilità del produttore non soltanto alla gestione del "fine vita" dei beni, ma anche alla prevenzione dei rifiuti.


Per questa ragione, la fase di progettazione di un nuovo prodotto è la fase più importante di tutte.

Per poter realizzare nuovi beni più compatibili con l'ambiente, già durante la fase di progettazione occorre definire tutti i dettagli per renderlo facilmente riciclabile, riutilizzabile, riparabile e per estendere la sua vita utile.

Uno degli strumenti del "Design for Environment" è la progettazione modulare.


Tale tipologia di progettazione consente di definire, prima dell'inizio del processo produttivo, ogni singolo componente del futuro prodotto, che dovrà essere realizzato favorendo le operazioni di manutenzione, riciclo e riutilizzo.

Con processi produttivi tradizionali ciò non poteva essere possibile, comportando un importante spreco di risorse, lo smaltimento (senza recupero) del bene ed un aumento dei costi di produzione.


La progettazione modulare, invece, consente di realizzare un prodotto con componenti facilmente disassemblabili e dalle caratteristiche ben definite.

Infatti, in questo modo, si potranno già individuare quali saranno le parti da destinare allo smaltimento, al riciclo, al riutilizzo e quali alle operazioni di manutenzione.


Ovviamente, per favorire le operazioni di riciclo ad esempio, è fondamentale la conformazione del prodotto ed anche la scelta dei materiali.

Occorre, a tal proposito, evitare il più possibile l'utilizzo di materiali tossici, vernici, inchiostri inquinanti, e, infine, ridurre la varietà dei materiali stessi.

Inoltre, grazie a componenti disassemblabili, gli addetti alle operazioni di manutenzione e riparazione, potranno svolgere le loro attività con maggiore velocità e precisione, sostituendo parti ammalorate con parti integre, estendendo la vita utile del bene.


In questo modo il produttore potrà risparmiare su costi di acquisto di nuovi materiali, abbattendo i costi di produzione, e potrà rendere, allo stesso tempo, più sostenibile la propria attività aziendale, minimizzando il consumo di risorse e le emissioni inquinanti.

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