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Immagine del redattoreClaudio Ventura

Il Decreto Rilancio: ecobonus e sisma bonus per una ripartenza sostenibile

Aggiornamento: 13 giu 2020

Il nuovo Decreto, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, contiene misure ed incentivi notevoli per la riqualificazione degli edifici, offrendo importanti opportunità per rendere più efficiente e sicura la propria abitazione.



Dopo giorni di attesa il Decreto è stato pubblicato all’interno della Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.


All’interno del Dercreto-Legge 19 Maggio 2020, n. 34 “Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19”, sono presenti vari articoli dedicati a nuove misure in favore della mobilità sostenibile, dell’efficienza energetica e di interventi di miglioramento sismico.

Dal Decreto emergono misure ed investimenti messi a disposizione che potrebbero non solo garantire molti più posti di lavoro nel settore dell’efficienza energetica, ma anche vantaggi ambientali considerevoli e consistenti risparmi economici ai cittadini.


L’articolo n. 119: Incentivi per efficientamento energetico, sisma bonus, fotovoltaico e colonnine di ricarica di veicoli elettrici. Ecco il Superbonus 110%


L’articolo prevede che la “detrazione si applica nella misura del 110 per cento per le spese documentate e rimaste a carico del contribuente, sostenute dal 1° luglio 2020 e fino al 31 dicembre 2021, da ripartire tra gli aventi diritto in cinque quote annuali di pari importo.”


Gli interventi che rientrano nel bonus del 110% sono:


· Interventi di isolamento termico delle superfici opache verticali e orizzontali che interessano l’involucro dell’edificio, per una spesa massima pari a 60000 euro per ogni unità immobiliare (comma 1, lettera a);


· Interventi alle parti comuni degli edifici per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernali preesistenti con nuovi impianti centralizzati. Tali impianti devono essere a condensazione (ma almeno di classe A), pompe di calore, compresi gli impianti ibridi e geotermici, anche abbinati ad un impianto fotovoltaico ed il suo relativo sistema di accumulo, ovvero con impianti di microcogenerazione, per una spesa massima pari a 30000 euro per ogni unità immobiliare (comma 1, lettera b);


· Interventi sugli edifici unifamiliari per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale preesistenti con impianti a pompa di calore, compresi gli impianti ibridi e geotermici, anche abbinati ad un impianto fotovoltaico ed il suo relativo sistema di accumulo, ovvero con impianti di microcogenerazione, per una spesa massima pari a 30000 euro (comma 1, lettera c);


· Interventi realizzati per il miglioramento sismico nelle zone sismiche 1,2 e 3. Il bonus del 110% si applica per le spese sostenute per suddetti interventi sempre nel periodo che intercorre tra il 1° luglio 2020 ed il 31 dicembre 2021 (comma 4);


· Nel caso in cui si proceda con uno dei precedenti interventi (indicati nel comma 1, lettere a, b, c, e nel comma 4), la detrazione del 110% è garantita anche per interventi di installazione di impianti solari fotovoltaici connessi alla rete elettrica, per una spesa massima pari a 48000 euro o comunque non superiore a 2400 euro per ogni kW di potenza dell'impianto. In caso di ristrutturazione, nuova costruzione e ristrutturazione urbanistica il precedente limite di spesa è ridotto ad un importo pari a 1600 euro per ogni kW di potenza nominale;



· Interventi di installazione contestuale o successiva di sistemi di accumulo integrati negli impianti solari fotovoltaici agevolati con il super bonus, per un limite di spesa di 1000 euro per ogni kWh di capacità di accumulo del sistema di accumulo.

La detrazione del 110% per gli impianti solari fotovoltaici ed i rispettivi sistemi di accumulo spetta solo in caso di cessione dell’energia non autoconsumata al GSE (Gestore dei Servizi Energetici);


· Interventi di realizzazione di infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici negli edifici, sempre se realizzati congiuntamente ad uno dei precedenti interventi (indicati nel comma 1, lettere a, b, c, e nel comma 4).


Il bonus, inoltre, si può applicare per tutti gli interventi previsti dall’articolo 14 del Decreto-Legge n. 63 del 2013, convertito, con modificazioni dalla Legge n. 90 del 2013 (ad esempio gli interventi di acquisto e posa in opera di finestre comprensive di infissi, di schermature solari, ecc) solo se realizzati congiuntamente ad uno dei precedenti interventi (indicati nel comma 1, lettere a, b, c, e nel comma 4).


Per accedere alla detrazione è, tuttavia, necessario che i suddetti interventi migliorino di almeno due classi energetiche l’edificio. Se ciò non fosse possibile, si dovrà dimostrare di aver raggiunto la classe energetica più alta. I risultati raggiunti dovranno essere dimostrati attraverso l’A.P.E. ossia l’attestato di prestazione energetica.


Le disposizioni citate nell’articolo fanno riferimento agli interventi effettuati da: condomini, dalle persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arti e professioni, su unità immobiliari, dalle cooperative di abitazione a proprietà indivisa e dagli Istituti autonomi case popolari.


Mentre per gli interventi di riqualificazione energetica (comma 1 lettere a, b, c) effettuati dalle persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arti e professioni, su edifici unifamiliari diversi da quello adibito ad abitazione principale, la detrazione non sarà possibile, mentre lo sarà solo per gli interventi antisismici (comma 4).

In altre parole nell'ecobonus al 110% rientreranno anche gli interventi sulle seconde case (come quelle in condominio) purché non si tratti di edifici unifamiliari (es. villette unifamiliari).


In definitiva, dunque, si tratta di un notevole incentivo al settore dell’efficienza energetica e delle fonti energetiche rinnovabili.

Puntare in modo così massiccio su impianti che non sfruttano più (o sfruttano meno) le fonti energetiche tradizionali, ci indica che probabilmente anche qui, in Italia, ci si è resi conto delle enormi potenzialità di una ripartenza fondata sulla sostenibilità.


Misure di tale portata potranno rendere molto più efficienti le nostre abitazioni, e sfruttando il bonus del 110%, gli interventi citati saranno economicamente convenienti e sostenibili.

In questo modo si potranno ottenere importanti vantaggi economici, ambientali, energetici ed occupazionali, dato che, in futuro, la domanda per servizi di efficientamento energetico, con queste detrazioni, tenderà ad aumentare inevitabilmente.

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