La gara, organizzata da Assonautica Pescara e Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subacquee (Fipsas), si è svolta a Pescara il 5 giugno al fine di sensibilizzare la popolazione ad un uso più responsabile della plastica.
Alla gara hanno partecipato circa 4o imbarcazioni (gommoni, motoscafi e barche a vela) che si sono sfidate in una gara di pesca della plastica.
Le condizioni meteorologiche ed un mare calmo hanno favorito la possibilità di avvistare e, di conseguenza, raccogliere i rifiuti che inquinano il mare.
Sono stati rinvenuti diversi tipi di oggetti: scarponi da lavoro pescati, tanica con residui di gasolio, mascherine, un pallone gonfiabile, fogli plastificati e buste (alcune con dei pesciolini intrappolati), bottiglie di plastica e cassette di polistirolo.
Durante la gara sono stati raccolti circa 30 kg di rifiuti al largo del mare di Pescara.
Una giornata molto importante per sensibilizzare la popolazione a tutelare l'ambiente e ad utilizzare in modo più consapevole i materiali plastici.
Come sottolineato all'interno di articoli precedenti, infatti, i rifiuti di plastica smaltiti in modo scorretto ed abbandonati nell'ambiente, possono arrecare gravi danni agli ecosistemi acquatici e terrestri.
Infatti i rifiuti di plastica generano le cosiddette microplastiche.
Le microplastiche, che si possono formare in seguito al deterioramento di pezzi di plastica più grandi, hanno un diametro che oscilla dai 330 micrometri ai 5 millimetri.
Le microplastiche sparse nei mari e negli oceani provocano gravi danni agli habitat acquatici, ma sono molto pericolosi anche per la salute umana.
Per evitare ulteriori danni, è necessario proseguire con la ricerca di materiali meno impattanti, ma anche e soprattutto con attività di sensibilizzazione dei cittadini.
La ricerca di nuovi materiali più sostenibili, insieme a consumatori più consapevoli ed attenti ai temi legati alla tutela dell'ambiente, ci consentono di porre le basi per un futuro "plastic free".
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