La Cina, nota per gli alti livelli di inquinamento favoriti dal suo forte sviluppo industriale, cerca di limitare le emissioni con torri capaci di filtrare e purificare l'aria.
Lo sviluppo economico ed industriale della Cina ha comportato, nel corso degli anni, un aumento notevole dei livelli di inquinamento soprattutto nelle aree più popolate.
Negli ultimi anni, però, anche la Cina sta cominciando ad intraprendere un percorso di decarbonizzazione, con un aumento degli investimenti in favore delle fonti energetiche rinnovabili.
Tale tentativo di distaccarsi lentamente dai combustibili fossili favorendo la transizione energetica, garantirà dei risultati più evidenti soltanto nel lungo termine.
Al momento, infatti, le metropoli cinesi devono affrontare il problema dell'inquinamento che espone la popolazione a malattie cardiovascolari.
Per questa ragione, valutando il contesto attuale, la Cina ha progettato una torre in grado di filtrare l'aria, riducendo l'ammontare di polveri sottili che possono compromettere la salute dei cittadini.
La prima torre, alta circa 100 metri, è stata costruita nella città di Xi'an (8 milioni di persone) e collocata strategicamente in uno dei punti maggiormente inquinati della metropoli.
Da quando la torre è stata realizzata, i dati che sono stati rilevati dal team di ricerca guidato da Junji Cao, Professore presso l’Istituto per l’Ambiente Terrestre di Xi’an – Laboratorio sulla Chimica e Fisica degli Aerosol, sono molto positivi.
La torre, infatti, avrebbe garantito un abbattimento delle polveri sottili PM2,5 nella misura compresa tra l’11% e il 19%, comportando un evidente miglioramento della qualità dell'aria.
La ricerca del team, dunque, ha dato esiti positivi, ma il loro reale progetto è quello di replicare l'esperienza di Xi'an anche in altre realtà cinesi.
La torre di Xi'an, infatti, era considerato solo un esperimento per valutarne l'effettiva efficacia.
Il futuro obiettivo del team, infatti, sarà quello di realizzare altre torri di circa 500 metri di altezza e 200 di diametro e di collocarle all'interno delle metropoli più inquinate.
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