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Immagine del redattoreClaudio Ventura

Il Backcasting: un metodo di ricerca innovativo e compatibile con lo sviluppo sostenibile

A differenza degli approcci previsionali (Forecasting) il Backcasting consente di partire dalla definizione di un futuro desiderato, e, procedendo a ritroso, si identificano le azioni necessarie per passare dalla realtà presente al futuro auspicabile. Data la sua applicabilità in progetti a lungo termine, risulta perfettamente compatibile con piani di rigenerazione e riqualificazione urbana.



Il Backcasting si fonda su un approccio "a ritroso". Si parte dall'individuazione dell’obiettivo strategico da raggiungere in futuro, e, lavorando all'indietro, si determinano quali dovrebbero essere le misure da adottare per guidare la trasformazione verso quel futuro.

In altre parole, si immagina un futuro sostenibile che costituisce il vero punto di partenza dal quale definire le strategie e le azioni che permetteranno di concretizzarlo realmente.

Tradizionalmente si utilizzano approcci previsionali (Forecasting) che partono dal presente per progettare il futuro. Tali metodi, però, potrebbero non essere in grado di individuare le cause delle problematiche presenti, dal momento che si concentrano eccessivamente sui sintomi di tali problematiche.


Con il metodo Backcasting, invece, è possibile sganciarsi dagli errori che hanno provocato la nascita del contesto presente.

Inoltre, è un metodo che viene applicato in progetti di lungo termine, e ciò lo rende perfettamente compatibile con programmi di sviluppo sostenibile (pianificazione urbana, gestione delle risorse e dell'energia, rigenerazione urbana, ecc).

A tal proposito, il Backcasting, potrebbe essere utilizzato per progetti di riqualificazione di intere città e nell'ambito del metabolismo urbano.


Come citato in uno dei precedenti articoli, il concetto alla base del metabolismo urbano è quello di considerare la città come un organismo vivente, che necessita di risorse per supportare le proprie attività producendo, però, rifiuti ed emissioni inquinanti.

Sulla base di tale definizione, secondo un tradizionale approccio, basterebbe il metodo LCA (Life-Cycle Assessment) per individuare i consumi critici di risorse ed energia, ma in un contesto così complesso come l'area di un'intera città, il metodo LCA potrebbe non essere sufficiente.

Nel contesto aziendale, ad esempio, la metodologia LCA consente di seguire il flusso di materiali ed energia in tutte le fasi di vita del prodotto (estrazione delle risorse, produzione dei materiali, fabbricazione dei prodotti, consumo/uso e “fine vita” del prodotto).


All'interno del contesto urbano, invece, i consumi di acqua, energia e materiali dipendono anche e soprattutto dal contesto sociale e dal livello di sensibilità della popolazione alle tematiche di risparmio energetico e sostenibilità.

Per questo motivo il metodo Backcasting potrebbe essere molto più indicato per progetti di riqualificazione urbana dal momento che, non si basa solo su valutazioni economiche ed ambientali, ma coinvolge attivamente tutte le parti in causa, e, di conseguenza, anche i cittadini.

Ciò consente di dare voce a tutti i cittadini e di responsabilizzarli rispetto ai progetti che li riguardano direttamente dal momento che, spesso, le autorità non comunicano con i cittadini e quindi non riescono a rispondere ai loro bisogni.

In questo modo, non si procede con uno studio esclusivamente basato su dati e statistiche, ma si tende a valorizzare il punto di vista dei cittadini.

Combinando gli interventi capaci di migliorare i dati sul consumo energetico e di risorse dell'area urbana, con le azioni di sensibilizzazione degli abitanti della città, è possibile dar vita a città efficienti e sostenibili.


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