Per poter minimizzare gli impatti del settore e soddisfare quella fetta di clienti che preferiscono prodotti "green", molte aziende del settore tessile stanno investendo su materiali naturali e capi d'abbigliamento sostenibili.
Nel precedente articolo abbiamo analizzato il caso della collezione OXYDE, composta da costumi realizzati riciclando bottiglie di plastica recuperate da più di 5000 spiagge di tutto il mondo.
La collezione OXYDE, però, non è un caso isolato, ma, al contrario, evidenzia una nuova tendenza "green" anche nel mondo della moda e nel settore tessile, caratterizzata dall'utilizzo di materiali naturali ed ecologici.
Canapa, bambù e bio cotone per un abbigliamento naturale al 100%
L'abbigliamento sostenibile si basa sull'utilizzo di materiali di origine naturale trattati in modo biologico e caratterizzati da un processo produttivo compatibile con la tutela dell'ambiente.
La canapa, ad esempio, è una pianta dalle mille risorse che rientra perfettamente tra i materiali alla base dell'abbigliamento sostenibile.
Oltre a consentire di bonificare terreni avvelenati dall'inquinamento, è in grado di assorbire metalli pesanti e diossina, contribuendo a migliorare la qualità dell'aria.
Per le sue proprietà è utilizzabile sia in cucina, che nel settore edilizio (calce di canapa, ecomattone, ecc), ma anche nel mondo della moda.
Dalla canapa, infatti, è possibile realizzare tessuti di alta qualità. La sua principale caratteristica è l'elevata resistenza, ma allo stesso tempo, è in grado di assorbire l'umidità e di svolgere la funzione di termoregolatore, assorbendo o cedendo il calore a seconda della temperatura del corpo.
Il tessuto ha la capacità di proteggere il corpo dai raggi UV ed ostacola la nascita di batteri grazie alla sua funzione anti-microbica.
Inoltre, per rendere più morbido ed elastico il tessuto, si potrebbe utilizzare la canapa insieme ad altri materiali come il cotone biologico.
Il bambù, come la canapa, è una pianta sostenibile, che non richiede grandi quantitativi di acqua per essere coltivata, di trattamenti chimici ed è in grado di risanare terreni e di pulire l'aria assorbendo l'anidride carbonica.
Essendo biodegradabile al 100% è utilizzato in molti settori, come in quello tessile.
Il tessuto che si ottiene dal bambù presenta delle caratteristiche uniche. Oltre ad essere un materiale naturale e sostenibile, è morbido come il cotone e simile alla seta al tatto.
Come nel caso della canapa, il tessuto in bambù svolge una funzione anti-microbica, di termoregolatore e di protezione contro i raggi UV.
E', inoltre, in grado di assorbire l'umidità ed è un tessuto indicato per chi ha una maggiore sensibilità cutanea, grazie alla sua funzione anallergica.
Per quanto riguarda il cotone biologico, invece, è un'alternativa sostenibile ed ecologica rispetto al cotone standard.
La pianta di cotone coltivata con metodi tradizionali, prevede l'utilizzo di sostanze chimiche, come pesticidi e fertilizzanti, estremamente dannosi per l'ambiente.
La coltivazione biologica del cotone, oltre ad evitare di sfruttare i terreni e poi abbandonarli, consente di minimizzare lo spreco di acqua e risorse, abolendo l'utilizzo di sostanze chimiche.
Per essere sicuri che il capo d'abbigliamento che stiamo acquistando sia realizzato con criteri biologici, deve essere presente un certificato che attesti la sostenibilità dell'intero processo produttivo, fino all'etichettatura del prodotto finito.
Il certificato più diffuso al mondo è il Global Organic Textile Standard (GOTS).
Dunque, anche il settore tessile si sta adattando alla necessità di minimizzare le emissioni inquinanti e gli impatti ambientali.
Optare per materiali naturali e biologici come la canapa, il bambù ed il bio cotone, ci consente di acquistare capi d'abbigliamento sostenibili, dalla qualità certificata e soprattutto che non presentano sostanze chimiche dannose per l'ambiente, ma anche per la salute umana.
Dopotutto si può essere alla moda anche con acquisti etici, green ed attenti alla questione ambientale.
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