A Taranto nasce l’eco-libreria in cui, in cambio di bottiglie di plastica, si ottengono libri donati da librerie, cittadini ed associazioni.
La questione ambientale fa emergere i lati più oscuri della società, in cui, nella maggior parte dei casi, la logica del profitto prevale sulla salute umana e sulla tutela della natura.
Per fortuna, però, esiste ancora una parte della società che lotta per un mondo migliore e, soprattutto, più pulito.
Un esempio è l’associazione di volontari, chiamata Plasticaqquà, che dal 2013, ripulisce dai rifiuti le coste di Taranto, ma non solo. L’associazione, infatti, crea eventi di sensibilizzazione per diffondere i principi della sostenibilità, ed iniziative che coinvolgono direttamente i cittadini.
L’ultima iniziativa, ad esempio, è molto semplice, ma efficace: creare un’eco-libreria, in cui, in cambio di 10 bottiglie di plastica, è possibile ottenere un libro.
In questo modo si rende il cittadino più responsabile e consapevole di come, i piccoli gesti, possano essere decisivi per la lotta alla tutela dell’ambiente.
Il messaggio lanciato è davvero molto profondo: dalla plastica, il nemico numero uno dell’ambiente, ed in particolare dei nostri mari, si può ottenere un libro, simbolo di cultura e conoscenza.
Un messaggio che può essere esteso all’intera area tarantina, che dovrebbe essere centro di cultura, turismo e grande dinamismo economico, e non di inquinamento.
Questa iniziativa ci insegna che tutti noi possiamo e dobbiamo essere in grado di fare la differenza, denunciando i comportamenti di chi danneggia l’ambiente e diffondendo la cultura dello sviluppo sostenibile.
Detto ciò, complimenti ai ragazzi di Plasticaqquà, chapeau!
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