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La simbiosi industriale: più condivisione e meno inquinamento

Immagine del redattore: Claudio VenturaClaudio Ventura

Aggiornamento: 9 mag 2021

In molti Paesi, come anche in Italia, esistono ancora molte realtà aziendali che hanno un pesante impatto sull’ambiente. Per questo motivo una domanda sorge spontanea. Non c’è soluzione all’inquinamento prodotto da queste imprese?



La risposta non è così semplice, dato che non è ancora possibile, per alcune tipologie di industrie, rimuovere completamente le emissioni inquinanti. Tuttavia esistono soluzioni che sono in grado di ridurre l’inquinamento dei loro processi produttivi.


Una di queste soluzioni è la simbiosi industriale. Per la sua diffusione si richiedono almeno tre condizioni favorevoli: collaborazione, condivisione ed apertura “culturale” da parte di tutti gli attori coinvolti.


Per simbiosi industriale, infatti, si intende la collaborazione tra diverse tipologie di industrie al fine di ricavare reciproci vantaggi economici, ambientali e sociali maggiori rispetto ai benefici ottenibili da ciascuna singola impresa, individualmente.


La simbiosi può avvenire a livello locale o su una scala più ampia.


Le imprese coinvolte dovranno superare i concetti dell’economia lineare per aprirsi a quelli dell’economia circolare.

Infatti il principio alla base della simbiosi industriale è il seguente: i rifiuti ed i sottoprodotti realizzati da un’azienda possono essere considerati come una nuova risorsa per le altre, migliorando l’eco-efficienza delle imprese coinvolte.



I Parchi Eco-Industriali


Attraverso la simbiosi industriale, dunque, si potrebbero creare i Parchi Eco-Industriali (nell’articolo successivo sarà analizzato l’esempio di Parco Eco-Industriale più famoso, ossia, quello realizzato a Kalundborg, in Danimarca, negli anni Settanta), ossia una rete di imprese capace di gestire in comune le risorse per ridurre gli impatti ambientali. Per realizzarli è necessaria una solida collaborazione da parte di tutte le imprese che ne vorranno far parte.


Nei Parchi, infatti, le imprese non condividono soltanto le materie prime, ma anche le conoscenze aziendali, le infrastrutture, l’acqua e l’energia. La condivisione delle informazioni tra le aziende coinvolte diventa un fattore determinante per realizzare progetti di questa portata.


L’applicazione dei principi della simbiosi industriale e la conseguente creazione di Parchi Eco-Industriali, garantirebbero i seguenti vantaggi:


· Valorizzazione economica dei sottoprodotti;

· Riduzione delle materie prime impiegate;

· Riduzione dei rifiuti prodotti;

· Miglioramento dell’efficienza economico-ambientale delle imprese coinvolte;

· Riduzione delle emissioni inquinanti.


La simbiosi industriale, quindi, si presenta come una strategia Win-Win. Una strategia capace di garantire vantaggi a tutte le parti in causa (imprese, cittadini ed ambiente).


Per questi motivi è fondamentale diventare consapevoli delle alternative esistenti per limitare le emissioni delle imprese (in particolare di quelle maggiormente inquinanti) al fine di diffondere, il più possibile, la cultura dell'economia circolare e dello sviluppo sostenibile.

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